martedì 2 luglio 2013

Anteprima "Turning Page" - Capitolo 17


Quando avvolta nell'accappatoio apro l'armadio per cercare qualcosa che somigli un pò meno ad una tuta , me ne pento immediatamente : in mezzo a tutti i miei indumenti spicca il vestito avorio , quella che misi la prima sera che iniziai ad accorgermi di quanto Robert fosse speciale , mentre mi stringeva tra le sue braccia ed asciugava le mie lacrime, così come l'abito del ballo e quando infine il mio sguardo cade sulla sua maglia decido che è troppo così impugno il primo appendino che mi capita a tiro sperando che si tratti di qualcosa di decente e senza attendere nemmeno un secondo mi affretto a richiudere le ante dell'armadio.
Col tempo andrà meglio.
Scendo piano le scale con indosso una gonna rossa che non ricordavo nemmeno di avere, sento già un forte brusio provenire aduna delle stanze e la voce di mia zia Margaret spiccare tra le altre.
Non voglio rovinare questa serata , siamo tutti molto affezionati a lei , quando nacque Jennifer mia madre volle darle a tutti i costi Margaret come secondo nome.
Saperla a New York, così lontano,  non è facile perché sono molto legate e lei viene a trovarci talmente poco spesso che ogni volta che ci preannuncia il suo arrivo mia madre tira fuori il servizio buono e ci fa indossare un vestito.
Varcata la soglia del soggiorno due braccia esili mi abbracciano forte e un ondata di profumo alla Lavanda mi travolge.
"Zia Maggie " esclamo ricambiando l'abbraccio.






Lo so che sono sparita , ma il mio amico Pc qui mi aveva tristemente abbandonata , posterò il capitolo nei prossimi giorni non temete .
Baci,
           Olive

venerdì 12 aprile 2013

Cinquanta Sfumature d' Incomprensione

Quest'estate , dopo essermi rovinata a suon di pasti extra, ho scoperto che l'albergo presso cui alloggiavo vantava una pratica piscina con annessa palestra, tanto che , in uno slancio d'amor proprio, mi sono ripromessa di recarmici ogni giorno sperando di lasciarci , insieme alla mia povera milza, anche un pò della ciccia acquistata.
Proprio davanti alla ciclette vi erano diversi lettini  a disposizione dei clienti dove questi potessero rilassarsi dopo un tuffo o semplicemente passarci il pomeriggio , magari in compagnia di un buon libro.
Vi sorprenderebbe sapere quante copie di "50 Sfumature" mi siano passate davanti agli occhi nel giro di quella settimana.
Spesso una donna lo leggeva il giorno prima e quello dopo a presentarsi con la tanto incriminata lettura era nientepopodimeno che il marito : forse per capire cosa ci avesse trovato la moglie ,improvvisamente risvegliatasi da mezzo secolo di vita alla "Desperate Housewifes" , o semplicemente cosa ci trovino tutte.
E' dunque arrivato il momento di svelare l'arcano.
La mia indole da studentessa incallita mi suggerirebbe di rispondere che probabilmente l'esasperazione dei costumi a cui l'era moderna sembra essere inevitabilmente approdata ha determinato una tale ripetitività nelle dinamiche uomo-donna  da portare quest'ultima ad essere così sensibile al cambiamento , e forse anche un tantino avida, che non appena qualcosa esce dagli schemi questa mi si illumina come una centrale dell'Enel.
Ma no mie cari maschietti, non preoccupatevi, questo non significa che d'ora in poi dovrete presentarvi con frustino e manette per fare colpo.
In fondo , la James sarebbe riuscita a farci amare perfino una visione omicida del suo Christian dopo quella proposta di matrimonio tanto sdolcinata che mostrava il nostro protagonista nelle vesti del cucciolotto spaesato in cerca della mamma.
Perché è questo che ci attira come api.
Il cambiamento.
Dentro ogni donna vi è una piccola Madre Teresa ,si potrebbe dire, che scatta davanti alle situazioni più disperate o meglio agli individui più disperati , vestendo i panni della supereroina di turno in grado di convincere tutto e tutti di poter riportare anche il più malvagio dei demoni sulla retta via.
La verità dei fatti , però, è un pò più complicata.
Come direbbe il caro vecchio Machiavelli : " Bisogna guardare alla realtà effettiva delle cose , non all'immaginazione di essa".
Ma , ahimè , Machiavelli non era donna.
Insomma, se anche la nostra Ana Steele è riuscita a piegare come un giunco l'impavido miliardario , nella vita reale vi becchereste soltanto un bel " prendi e porta a casa , tesoro".
No, non cambierebbe , non così, non tanto da diventare la reincarnazione vivente dell'orsetto del Coccolino.
Proprio no.
Ed è quello che ci frega , poi.
Cambiare l'uomo dalla sua forma più disperata è la sfida capace di far scattare qualsiasi donna.
Quindi, baldi giovani, in sintesi : la donna rincorre lo stronzo , ma finisce quasi sempre per sposare il timido ragazzo della porta accanto.
Un pò come voi e il detto sulle more e le bionde ( che poi , le rosse dove le tenete? Nell'armadio? Suvvia, è discriminazione questa)
Probabilmente era questo che la Collins voleva farci capire quando dalla sua penna nacquero i personaggi di Peeta e Gale .
Quante discussioni, quante mezze litigate ho finito per fare con la mia migliore amica a riguardo , non capendo come potesse preferire un Peeta che se ne va in giro fin dalla prima pagina arrendevole e preferibilmente con un cartellone che dice " Ti amo , Katniss" , a Gale , l'amico non amico, un pò criptico forse, che ora c'è e ora no , ma forse proprio per questo meno prevedibile.
Ma in fin dei conti è solo quello, la saggia Katniss non sceglierà Gale, un pò come facciamo noi , a conti fatti: ci invaghiamo del forestiero per poi ricadere tra le braccia di un semplice  Peeta ( ecco, magari un pò più carino e alto di Josh Hutcherson, ma anche lì de gustibus non disputandum est). 


giovedì 14 marzo 2013

Perchè in fondo Biancaneve preferiva le olive.

Se questo fosse un film , io sarei la ragazza sfigata , un nasino che sbuca dai libri , nulla più , un paio di guance piene , tanti brufoli e un paio di crisi esistenziali in pieno stile adolescenziale anche se ormai l'età adulta preme ingiustamente per entrare.
Inizierei a scrivere cosa penso , cosa vedo , cosa cambierei e cosa no , onde poi mostrare a tutti di essere una persona quantomeno eccezionale.
Diventerei allora improvvisamente popolare e dopo un rapido restauro e recupero di ore di sonno anti-occhiaie mi accalappierei il ragazzo più carino della scuola.
Musica allegra per il finale , feed to black , titoli di coda.
E invesse.
No , odio questo modo di dire , mettiamolo in chiaro.
Sono sì una ragazzina sfigata ( non ripeterò la patetica descrizione da topo di biblioteca , non sono tanto masochista perciò mi limiterò ad un pratico " vedi sopra") e di certo non mi aspetto che molti di coloro che mi conoscono di persona leggano le cazzate che scriverò , anzi forse spero proprio che non lo facciano.
E no , non scriverò mai cosa vedrò o farò.
Non avrete nessuna telecronaca melensa sulle mia vita sentimentale ( gli unici uomini con cui vado a letto sono Dante , Ariosto e occasionalmente di recente anche Guicciardini ben bene rinchiusi nei loro volumi di letteratura e appositamente piazzati accanto al letto in vista del solito ultimo ripasso delle sei del mattino) .
Ne mi metterò a fare resoconto per gli altri , magari finendo ogni post con uno "xoxo" e firmandomi come Gossip Girl.
Nah, nada, no way.
Qui non troverete nient'altro che i parti malati di una mente cinica, paranoica ed eccessivamente polemica.
Forse vi farete qualche risata , nulla più.
No , non ho pretese di erigermi a guru della sapienza ( purtroppo non sono Tom Cruise e Scientology a quanto pare non concede  discendenze divine a tutti) quindi non sperate di trovarvi illuminazioni sul senso della vita o quant'altro, non prendete una sola riga di ciò che dirò sul serio .
E' pura condivisione libera di scleri femminili.
L'unica cosa che saprete di me è questa : non so ancheggiare ( mai stata in grado di ballare) , ma quel senso di libertà ( e qui mi rivolgo alle coetanee) lo conosco , lo vivo quando canto e quando scrivo .
Perciò ho deciso di buttarmi.
Perché mentre me ne stavo in un angolino ad una festa a cercare di trovare un modo per uscire da quei tacchi prima di azzoppare qualcuno con la mia camminata da efelante, ho pensato che non dovevo sentirmi a mio agio per forza in quel momento , potevo trovare un'altro modo.
Ed è  proprio questa la più piccola grande cosa , che posso condividere con voi , la mia danza, senza bassi assordanti , ma forse solo parole un poco pungenti : la scrittura.

Buona permanenza,
        
                                 Olive